Campagne informative

Al fine di comunicare le possibilità terapeutiche in ambito fisioterapico per le disfunzioni pelvi-perineali, ho predisposto delle campagne informative via web, che riepilogo in questa pagina.

DISFUNZIONI SESSUALI FEMMINILI:

L’informazione è dedicata alle donne che vivono un disagio durante il rapporto sessuale.
In particolare la dispareunia definisce un dolore che insorge al tentativo o durante la penetrazione, rendendola difficoltosa o non possibile.
Possono essere presenti anche altre disfunzioni dolorose della zona pelvica: vulvodinia, vaginismo, cistiti post-coitali.
Attraverso la fisioterapia e la riabilitazione del pavimento pelvico è possibile ridurre o risolvere la sintomatologia, per quanto riguarda la sua componente miotensiva e biomeccanica.
Dal momento che una forte componente emotiva sottende spesso a queste condizioni, collaboro con uno psicoterapeuta, il dott. Carlo Grassi ( https://www.psicoterapiapiacenza.it/  ) con il quale supportiamo la paziente anche dal punto di vista psicologico, nella elaborazione del dolore fisico e del vissuto personale.

INCONTINENZA:

L’incontinenza urinaria maschile e femminile può essere risolta o ne possono essere migliorati i disagi attraverso la riabilitazione della muscolatura pelvica.

La fisioterapia prevede anche attenzione all’aspetto comportamentale, per trovare insieme al/la paziente una nuova strategia di gestione del sintomo, al fine di risolverlo, oppure controllarlo ed al contempo ridurlo. L’invito con l’hashtag #smettiamoladiperdere vuole incoraggiare a non arrendersi di fronte a questo disagio ed al contempo informare che è possibile risolverlo o, in base alla tipologia, migliorarlo.

Il corretto reclutamento della muscolatura pelvica, il riequilibrio delle tensioni posturali, l’apprendimento di una strategia respiratoria e comportamentale sono tra gli strumenti della fisioterapia e della riabilitazione uro-ginecologica.

DISTURBI POST PARTO:


L’invito informativo è rivolto alle donne dopo il parto, per prendersi cura dei danni tissutali più o meno evidenti che sono occorsi a livello pelvico. Il recupero funzionale è già previsto dalla biologia del nostro corpo. Per questo, la riabilitazione non è detto che sia necessaria, tuttavia è consigliata se la neo-mamma ha partorito dopo i 35 anni per la prevenzione dell’incontinenza, in presenza di dolore cronico, esiti cicatriziali da episiotomia o lacerazioni, recupero parziale delle funzioni fisiologiche.
Anche l’assetto posturale globale potrebbe essersi modificato durante la gravidanza: per questo un percorso fisioterapico può essere utile per ristabilire un corretto allineamento ed evitare l’insorgere o il permanere di sintomatologie legate a problemi biomeccanici o miotensivi.